lunedì 18 novembre 2013

Turin Marathon 2013

Dopo mesi e mesi di preparazione, oggi ho corso la mia terza maratona! A fine ottobre avevo provato a migliorare il mio “personale” sulla distanza (4:04:24) ma alla fine l’ho finita in 04:07:56. Stamattina avevo quindi una voglia pazzesca di riscatto… Volevo abbattere il muro delle 4 ore e nello stesso tempo riuscire a rimanere in piedi… E ce l’ho fatta!! 3 ore 58 minuti e 42 secondi di pura follia (e voi, che l’avete corsa, potete capire cosa vuol dire ☺). QUI il link della mia gara sul sito della Garmin.

Tutto ciò è stato possibile grazie a Max, il mio amico “Motivator” (abituati, sarà questo il tuo soprannome…) il quale dalla rotonda di Corso Unione Sovietica (subito dopo la mezza maratona) mi ha accompagnato fino quasi al traguardo. Anzi, verso la fine posso dire che mi ha trascinato verso il traguardo! E’ stato un rollercoaster emozionale, avevo dei momenti dove mi sentivo un leone e altri (anche a distanza di un paio di minuti) in cui mi sembrava di spegnermi, dove tutto quello che volevo era fermarmi, speravo che Max mi dicesse “ma si dai, fermiamoci un po’ se sei stanco…” – ovviamente non è successo ☺. Anzi, questa è la prima gara di lunga percorrenza dove non mi sono mai fermato, neanche ai ristori.
Avere qualcuno a fianco che ti conosce e riesce a dirti la cosa giusta per darti la forza di continuare è impagabile. Infatti grazie anche al mio amico ho capito delle cose che vorrei condividere con voi, maratoneti e futuri maratoneti (non esistono vie di mezzo!!! ☺):
- dicono che la maratona inizia dopo il 30esimo chilometro, e per me è proprio così. Non che i primi 30 siano una passeggiata, ma in qualche modo ci arrivi ☺
- il cervello detta il passo e ti fa andare avanti o ti fa fermare, ma dopo il 36-37esimo bisogna cercare (non è facile) di non pensare ad altro e concentrarsi solo sulle gambe e sul passo (o sentire il ritmo del piede sull’asfalto come dice Max)
- se cerchi il tuo limite, cioè quel momento dove dici “basta, sto crollando, non ce la faccio più a correre, inizio a camminare anche solo per qualche decina/centinaio di metri” sappi che fino a quando non cadi a terra puoi ancora andare avanti, devi solo ingannare il tuo corpo a sopportare il calvario ancora per un po’… Ovviamente l’ideale sarebbe accorgersi qualche secondo prima della caduta che si è arrivati al limite ☺
- non ce la farai se non ti alleni abbastanza. Mentre una mezza maratona la si può anche improvvisare, la maratona non perdona… Prima o poi devi pagare il “conto”, infatti anche il miglior motivatore del mondo (cioè Max!) non riuscirebbe nel suo intento se il tuo corpo e il cervello non sono allenati abbastanza – e qui aggiungerei: se nei mesi precedenti alla gara non hai corso prendendo un po’ di pioggia e vento, non hai corso di giorno, di notte, con la nebbia, al caldo e al freddo, da solo e in compagnia e non hai avuto dei momenti in cui sei arrivato quasi ad odiare la corsa ☺
- oggi ho capito che il mio limite era ben oltre quello che pensavo.

Grazie a tutti gli amici Orange che ci hanno incitato lungo il percorso e ci hanno offerto da bere e da mangiare, in particolare complimenti a Gianfranco e Maria Rosaria per il banchetto allestito il Piazza Adriano, era più bello di un ristoro ufficiale!!

Faccio i miei complimenti a tutti quelli che hanno corso la maratona, sia che l’hanno finita che non! E’ stata comunque una bellissima giornata, oggi ha vinto la corsa!!
Mi ricordo una cosa che ci ha gridato un signore a Nichelino: “Forza ragazzi, siete voi i veri uomini! Viva lo sport!!”, ecco non posso che essere d'accordo!!

Per quanto riguarda l’organizzazione, ho apprezzato il fatto che ai ristori sia l’acqua che l’integratore siano stati serviti in bottigliette, molto comode se non si vuole fermare per bere. Ho apprezzato un po’ meno la frizzantezza dell’integratore, secondo me inutile (se non addirittura dannosa). Per il resto devo dire che mi sono trovato bene, rispetto a due anni fa il numero di atleti è aumentato, e questo ti fa sentire meno solo quando corri!

Un particolare ringraziamento va a mia moglie e a mio figlio. Tiziana mi ha appoggiato in tutti questi mesi come poche mogli avrebbero fatto... Le chiedo scusa per tutte le domeniche mattina che ha dovuto passare da sola e per le serate nelle quali ha dovuto pensare a tutto perché io ero in giro in qualche parco a farmi decine e decine di chilometri. Grazie anche per l'arrivo della maratona, penso che non le sia stato facile tenere fermo nostro figlio.. :-) Avrei voluto prendere in braccio Samu e farmi gli ultimi 100 m con lui, ma non mi sono fidato abbastanza del mio fisico, sarà per la prossima volta!




La mia "arma segreta", una tabella con i
 tempi da rispettare. E' stata molto utile!
Anche se mi hanno detto che ci sono
 dei braccialetti con i vari tempi stampati...