Sono passati tre mesi dalla nascita di nostro figlio. Tre
mesi nei quali io e mia moglie siamo cambiati insieme al nostro pupo, ci siamo
adattati ai suoi bisogni e abbiamo cercato di fare del nostro meglio. Vi voglio
raccontare qualcosina di questo periodo, magari tra non molto voi stessi
diventerete genitori – o magari lo siete già, allora perché non leggere e
ricordarsi, magari sorridendo, di come sia stato “particolare” questo primo
impatto con l’essere Mamma e Papà.
Devo dire che la gravidanza di mia moglie l’ho vissuta
abbastanza bene, in realtà non si ha idea a cosa si va incontro…☺ Come coppia, accetti con gioia tutti
i complimenti che ti fanno e con tranquillità gli avvertimenti: “poi
vedrete!!”, “ma siete sicuri?”, “mmm, incinta? Che bello!! Ma che fatica
dopo!”, “godetevi il vostro tempo adesso che dopo…”, “vi do un consiglio:
dormite più che potete che dopo…” ecc.
Diciamo che fino a quando non ti capita, non lo capirai mai!!
Dopo tre mesi posso dire che la mia vita è cambiata. Non sono
più quello di prima, a dire la verità ho poco tempo per pensare a come sono ☺.
Inizialmente sei sopraffatto, non sai più dove andare o cosa
fare per prima. Il tuo farmacista vicino a casa diventa se non il tuo miglior amico
un carissimo conoscente, al supermercato tutti ti sorridono quando vedono il
carrello pieno di pannolini, cotone, soluzione fisiologica, detergenti, cremine
ecc. e osservano la tua faccia smarrita e preoccupata… Diventi la mano destra
di tua moglie, che ti usa senza pietà (giustamente☺), appena hai finito una cosa stai
tranquillo che c’è già qualcos’altro da fare, diventa impossibile annoiarsi. Io
per un paio di settimane mi sentivo un alieno, dormivo poco e sempre vigile, ogni
tanto mi svegliavo e non capivo dove fossi e che cosa stessi facendo: insomma
ero uno zombie.
Le incertezze iniziali sono tante: non sai dove farlo dormire
(nella sua cameretta oppure con mamma e papà?), non sai perché piange, non sai
fargli un bagnetto, non sai pulirgli il naso, per cambiare un pannolino ci
metti almeno 20 minuti, non sai NIENTE!! Da una parte devi imparare tante cose,
sei avido di conoscenze e ogni ora avresti qualcosa da chiedere al pediatra, ma
dall’altra parte vieni bombardato di informazioni: amici, parenti, ospedale,
pediatra, consultorio – noi abbiamo capito che in questo caso la cosa migliore
è affidarsi ad una sola persona (nel nostro caso il pediatra) che sappia
consigliarti e tranquillizzarti, troppe informazioni creano confusione.
Ma poi... già dopo 2/3 settimane le cose cambiano, il sonno
si regolarizza un po’ (sia il tuo che quello del piccolo), riesci a pensare più
chiaramente e incominci a vedere una lucina in fondo al tunnel… L’ansia ti
rimane lo stesso (“oddio e adesso cos’ha??”☺), ma incominci ad abituarti alla
nuova vita. Il ritorno al lavoro è stato
bello, per una volta tornare a lavorare è sembrato una vacanza☺.
Per i primi tempi, essere padre vuol dire prenderti cura del
bambino il più possibile e aiutare tua moglie. Basta. Ma poi anche quello
cambia, quando il piccolo inizia ad interagire diventi un altro, la prima volta
che l’ho visto sorridere è stato fantastico. Adesso fa anche i versetti, si fa
i suoi discorsi tipo “la la la, na la la
na na” (chissà cosa vorrà dire… boh ☺), insomma interagisce e riconosce la
sua mamma ed il suo papà!
Sono passati solo tre mesi, ma incomincio a capire cosa vuol
dire essere genitori… è vero, la vita cambia completamente, ma tornassi
indietro lo rifarei senza pensarci due volte. E’ incredibile come tante cose
che sembravano importanti 3 mesi fa, ora non lo sono più… Siamo cambiati, siamo
forse ancora più uniti nell'unico scopo di far crescere sano e felice il nostro
piccolo, ci amiamo e ci comprendiamo di più e abbiamo scoperto forze che non
pensavamo di avere.
Un capitolo a parte va riservato a mia moglie, la quale da
tre mesi a questa parte ha tirato fuori un’energia ed una grinta mai viste, che
divide tra il suo bimbo e suo marito. Da quando ha partorito è diventata una
leonessa che protegge il suo piccolo, un’elefantessa che prende decisoni sagge
e ponderate, una gazzella (in ottima forma tra l’altro..) che corre a destra e
a sinistra, insomma è diventata una MAMMA! Grazie!
Che altro dire? Avanti
tutta!!! Vediamo cosa ci riserverà il futuro, prevedo un po’ di sfide…
Ciao Bogdan, è veramente carino questo tuo post! Mi raccomando prosegui nello scrivere sulle sensazioni di essere padre, io ed Enrica siamo già tuoi fans (come sai abbiamo un certo interesse per l'argomento)...
RispondiEliminaUn abbraccio a tutta la famiglia!
Pier & Enrica & Bimbo...
Va bene, continuerò!! quella poca (pochissima) esperienza che ho accumulato la condivido volentieri... Poi mi dirai se la tua sarà simile..
EliminaCiao!
Bogdan