domenica 16 gennaio 2011

Due libri


Ho appena finito di leggere un libro. Ma non è questa la cosa interessante… Quello che mi stupisce è che sono riuscito a trovare due libri fantastici uno dopo l’altro. Di solito ci vogliono un po’ di libri (e di soldi) per trovare un’opera interessante – non è successo questa volta, sono riuscito a fare la doppietta.


Shantaram.jpgIl primo libro di cui vi voglio parlare è Shantaram di Gregory David Roberts. Trovato su uno scafale della Fnac mentre mi dirigevo verso la cassa, non pensavo che mi avrebbe coinvolto così tanto, dalla trama sembrava una storia poco probabile e un po’ troppo rocambolesca… Invece mi è piaciuto così tanto che penso che avrà sempre un posto nel mio cuore e sarà uno dei pochi libri che rileggerò con molto piacere (di solito non leggo due volte lo stesso libro, penso che ci sia così tanto da imparare, da scoprire che mi sembra di perdere tempo…). Prima di tutto bisogna precisare che è basato su una storia vera, l’autore ha davvero vissuto molte delle cose che vengono narrate. Si tratta della vita di questo signore australiano che arriva in India e che sta scappando. Lindsay (o Lin o Linbaba come verrà chiamato dai suoi amici indiani) arriva ad essere un fuggiasco in seguito a varie rapine a mano armata che compie da eroinomane, dopo essersi lasciato con la moglie e dopo aver perso la custodia della figlia. Viene condannato a 19 anni di reclusione nel 1978. Dopo neanche due anni evade in pieno giorno e diventa quello che sarebbe stato per molti anni in seguito: un fantasma, un personaggio misterioso, pieno di rimorsi, timori, sensi di colpa ma anche voglia di vivere, voglia di scoprire se si può scappare da se stessi e dai crimini commessi. La sua fuga lo porta in India dove conoscerà Prabaker, l’uomo col sorriso più grande del mondo e Karla, bellissima ed affascinante donna svizzero-americana di cui si innamora. I suoi sensi di colpa ed il suo carattere generoso lo portano ad aprire una piccola clinica in uno dei tanti slum (baraccopoli) dove va addirittura a vivere per 2 anni. Shantaram (che tradotto in marathi significa “l’uomo della pace di Dio”) è il nome datogli dal padre di Prabaker che Lin conosce nel villaggio del suo amico. La storia continua poi tra mille avventure, un improbabile incursione bellica in Afghanistan accanto al suo mentore/guru/padre spirituale Abdel Khader Khan, un’amore spezzato, un altro condiviso solo in parte. E’ un libro pieno di cose bellissime come descrizioni di paesaggi mozzafiato, di belle persone, di fatti memorabili e di insegnamenti di vita. Non mancano però le immagini sconcertanti di un’India piena di contrasti: la povertà, l’avarizia, la mafia, la corruzione – il libro contiene anche una parte dove vengono descritti gli orrori della guerra, la tragedia del tunnel della tossicodipendenza che avvolge Lin per tutta la durata della sua fuga (un fardello di cui riesce a liberarsi). Non voglio svelare niente di più sulla trama perché io stesso sono uno al quale non piace sapere in anticipo cosa succederà (molte volte non guardo neanche i trailer dei film per questo motivo…). Vi posso dire però cosa succede nella realtà dopo questa permanenza in India di Lin: Gregory David diventa titolare di un’agenzia di casting a Bollywood (l’equivalente indiano di Hollywood), si stabilisce in Germania dove fonda una rock-band e riesce ad avere anche un contratto discografico, viene scoperto ed inseguito dall’Interpol, fugge in Italia e Svizzera e successivamente torna in India, fa l’attore e crea un’agenzia di viaggi, fa il corriere di passaporti falsi per la mafia di Bombay, si stacca da questa e inizia a traportare droga verso l’Europa per conto proprio. Nel 1990 viene arrestato a Francoforte e passa quasi 2 anni in un carcere insieme a dei terroristi, impara a leggere e a scrivere in tedesco, viene estradato in Australia nel 1991 dove passa 2 anni in isolamento e 4 anni nel carcere comune, esce nel 1997 e finisce di scontare la libertà condizionata nel 2002. Nel 2003 esce il suo libro che diventerà un best-seller mondiale. Ora sta lavorando alla continuazione del romanzo e sta scrivendo la sceneggiatura per quello che molto probabilmente diventerà un film (i diritti sono stati acquistati da Johnny Depp e la Warner Brothers).


th250x250_Il club degli incorreggibili ottimisti.jpgL’altro libro del quale vi volevo parlare e che ho finito ieri sera si chiama ll club degli incorreggibili ottimisti di Jean Michel Guenassia.
Segue la vita di un ragazzino/ragazzo/adolescente/uomo per un arco di tempo di 5 anni. Perché è bello? Perché è pieno di storie affascinanti viste attraverso gli occhi del protagonista Michel Marini, il tutto ambientato nella Parigi del 1959: la seconda guerra mondiale è ancora nella memoria di tutti (a parte forse la generazione del nostro eroe Michel, nato nel 1948) e la Francia sta cercando di risolvere i suoi problemi con l’Algeria. Il ragazzo viene accettato in una specie di club che si era formato nella retrobottega di un bistrò di Parigi, il club appunto degli incorreggibili ottimisti. Formato da persone di un alto livello culturale (medici, attori, scrittori ecc.) che per cause politiche erano state costrette ad abbandonare la loro famiglia ed il loro paese e a rifugiarsi in Francia. La storia segue l’adolescenza di Michel con tutti i suoi problemi, dubbi, preoccupazioni, amori, passioni ed amicizie. Non lasciatevi ingannare però: non è solo la storia di un ragazzino ma molto di più – è la descrizione di un epoca, è la storia di una famiglia e di come le cose possono andare male se non si prendono le decisioni giuste. I membri del club poi sono persone molto interessante, arrivano soprattutto dall’Europa dell’est (Russia - anzi URSS, Ungheria, Polonia, Romania) e sono dovute scapare in fretta e furia dal loro paese a causa del comunismo e delle sue conseguenze che per molti sono state fatali. Le storie che questi raccontano sono molto affascinante, raccontano un’epoca che secondo me tutti dovrebbero conoscere, così magari riusciremo ad evitare che simili orrori capitino di nuovo nel vecchio continente (purtroppo altrove continua la storia…).

Vado. Alla ricerca di un altro libro. O forse un film. Vedremo.

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