domenica 13 novembre 2011

La mia Turin Marathon 2011

Mi avevano detto che sarebbe stata dura, che avrei visto la madonna, i draghi ed altre creature che popolano la mitologia universale. Mi avevano avvisato che avrei trovato il “muro” dei 30 km, dove il corpo finisce TUTTE le scorte di energia e non c’è ristoro che tenga… Mi avevano detto che la maratona è un gioco “da grandi”, che necessita di una concentrazione ed una volontà fuori dal comune, un morale d’acciaio e la capacità di andare oltre quello che il tuo corpo può sopportare, che negli ultimi 10 km è il tuo cervello che deve prendere le redini perché il resto del tuo corpo è finito…
Ebbene… Avevano torto! Per me è stato molto peggio... ☺

Ma partiamo dall’inizio… Sveglia alle 6, doccia, colazione e preparazione (creme varie, cerotti ecc.). Si prende la metro e si va verso Porta Nuova, da li a piedi fino in Piazza Castello. Qui devo fare una parentesi, mentre aspettavo la metro, accanto a me, seduto sulla panchina c’era un ragazzo più o meno della mia età. Lo guardo meglio, vedo che è ubriaco perso e sento che biascica al telefono: “Non so dove sono, vedo dei treni che passano…”. Vedendo questo coetaneo che presumibilmente tornava a casa dopo una notte in discoteca mi sono reso conto delle differenze tra me e lui e mi sono detto che, comunque vada sono contento del lavoro che ho fatto, di tutte le volte che invece di andare a divertirmi mi sono sparato decine di km di allenamento e ho mantenuto una vita “sana”, con tutte le rinunce che ne conseguono.

Arrivato in Piazza Castello, ritrovo subito i miei amici della Podistica Torino, siamo in tantissimi (iscritti circa 60) e tutti pronti!!! (chi più chi meno, infortuni permettendo). Si inizia a scaricare un po’ la tensione chiacchierando, scherzando ed incitandoci a vicenda. Poi consegna borse, foto di gruppo e via verso la partenza… Riusciamo a stare molto vicini alla linea di partenza, siamo in 5 con lo stesso ritmo gara: io, Paolo, Max, Gianpaolo e Stefano. L’adrenalina è a mille, siamo veramente emozionati, a parte Paolo siamo tutti alla prima maratona. L’atmosfera è fantastica, nelle casse suona l’inno d’Italia (all’americana, con solista femminile solo voce), gli elicotteri sfrecciano sopra le nostre teste, la gente è veramente tanta ed inizia già ad incitarci…
SI PARTE!!! Mesi di allenamento con tutte le condizioni atmosferiche, rinunce di tutti i tipi (e qui mi scuso con mia moglie Tiziana ☺) e dedizione a questo sport che è diventato parte della mia vita. Si parte  per 4 ore di pura follia, ditemi se siamo normali…Perdiamo Gianpaolo quasi subito, lui decide di aumentare leggermente l’andatura e non lo vediamo più (lo troveremo purtroppo camminando dopo il trentesimo, ha avuto qualche problema fisico) e quindi rimaniamo in 4 fino a metà gara, poi io rimango con Max e Paolo va (perché ne ha di più!) con Stefano. A questo punto devo fare un ringraziamento speciale a tutti i miei compagni d’avventura, per me il supporto morale è stato importantissimo. In particolare ringrazio Max, che ha avuto una pazienza infinita, mi ha incitato e ha cercato di non farmi mollare fino all’ultimo (purtroppo dopo il 35esimo o giù di lì ho mollato un po’ quindi sono arrivato dopo di lui, ma sono contentissimo che lui ce l’abbia fatta a stare sotto le 4 ore!!!!). Max, credimi, tu devi fare il Pace-Maker, riusciresti a far correre anche un morto! ☺
La salita di Rivalta (cca 3 km) è stata come me l’aspettavo: micidiale… Devo inserire nei miei allenamenti un po’ più di salite, non posso farmi cogliere impreparato!!

Corso Francia: INTERMINABILE! A parte un momento molto divertente quando un gruppo di carissimi amici (Michele, Francesca, Gianluca e Sara) mi hanno fatto trovare uno striscione con la scritta “BOEDON DAI CAXXO” che ha suscitato l’ilarità non solo mia, ma di gran parte dei maratoneti che passavo di li (hanno tenuto su il cartello per oltre mezz’ora ☺). 
Quando sono passato da Piazza Massaua, sapendo che abito li a 300 m, è stata dura non fermarsi ☺. A parte gli scherzi, ho avuto anch’io il mio muro, non al 30esimo ma al 35esimo e vi posso dire che non è molto diverso da un classico muro, ti crolla il mondo addosso… Moralmente sei devastato, non riesci ad andare avanti, senti il tuo corpo che ti sta abbandonando, il tuo fisico va in protezione, non capisce come mai sei così incosciente da andare avanti… Per fortuna, l’ho superato! Ho perso Max, il mio pilastro-della-maratona, ho rallentato un po’ ma almeno continuo!! Fino a quando.. all’improvviso le gambe si bloccano, e i quadricipiti diventano di pietra. Cerco di continuare, ma sento che se vado avanti potrei rompermi qualcosa, aspetto il ristoro correndo veramente piano, bevo e inizio a camminare…Mi faccio 200-300 m e ricomincio, le gambe sembrano a posto, i crampi sono passati ma ovviamente non riesco più a tenere il passo di prima, aspetto il ristoro del 40esimo e mi dico che dopo aver bevuto devo camminare ancora un po’ per riprendermi. Dopo aver integrato le mie riserve idriche, sento la voce di mio padre che mi chiama… E mi dico: non posso camminare, che figura ci faccio? Ho fatto 40 km e ora cammino davanti a mio padre? Sono andato avanti, correndo al miglior ritmo che potessi tenere in quel momento e ho girato prima su Corso Re Umberto e poi su Via Maria Teresa.. li ho incontrato mio fratello e mia moglie che mi hanno fatto trovare le forze per finire questa gara, spettacolare ma durissima! 
Alla fine il tempo finale è di 4 ore, 4 minuti e 24 secondi, 4 minuti e 25 secondi in più rispetto al tempo previsto… Ma sapete una cosa? Va bene così!! Sono contentissimo di averla finita e di stare (relativamente ☺) bene.

Che cosa ho imparato da questa giornata e da questa esperienza? Ho imparato che per tagliare qualunque traguardo serve tanta dedizione, serve (purtroppo) sacrificare certe volte il tempo passato in famiglia e con gli amici per prepararsi e serve rispettare il proprio corpo e capire quando è ora di fermarsi – per quest’ultima affermazione ho capito che devo lavorare un po’ di più, che gli allenamenti vanno fatti TUTTI, per quanto possibilie… E’ un’esperienza che consiglio a tutti, grandi e piccini, anche se per finirla devi avere una maturità che ti consenta di passare quel punto quando tutto sembra finito, ma non lo è… quando dentro di te trovi ancora una piccolissima riserva di energia che ti da quella spinta finale…

Per finire, devo fare un po’ di ringraziamenti… Prima di tutto a mia moglie, che mi ha sopportato per tutti questi mesi… e lo so che non è stato facile ☺: tutti i miei allenamenti, infortuni con conseguente morale basso, cambi d’umore ecc. (si, la lista potrebbe continuare…). Devo poi ringraziare i miei amici della Podistica Torino e tutti quelli che ho conosciuto frequentando il "Corso di Preparazione Della Maratona di Torino" con Roberto Cignarale (grazie Roby!!), siete tutti grandi! Qui l’ho detto e qui lo ripeto: grazie a Max, che mi ha accompagnato per buona parte della gara e mi ha aiutato a trovare dentro di me quella forza nascosta necessaria per completare l’impresa. Infine, ringrazio tutto il pubblico (in particolare i miei amici pazzi ☺), la vostra presenza ed i vostri incitamenti sono stati importantissimi!

Ciao!
Bogdan

PS: qualche foto... 









venerdì 4 novembre 2011

Delirio

Oggi, giornata ricca di notizie, purtroppo quasi tutte negative.

A Genova regna la preoccupazione, la disperazione e l’incertezza per quello che succederà stasera, stanotte e nei prossimi giorni.Ci sono già 7 vittime, tra le quali anche 2 bambini… I video amatoriali che i tg di tutte le televisioni stanno trasmettendo sono agghiaccianti, quei fiumi di fango e detriti stanno spazzando le strade della città con una forza inarrestabile.
Ed in tutto questo il sindaco di Genova, Marta VIncenzi, ha avuto il CORAGGIO di dichiarare: “Una tragedia assolutamente imprevedibile in questa forma. Uno Tsunami”. Ma io mi chiedo e mi domando: ma Genova non è in Liguria? Dov’era il sindaco la settimana scorsa, era forse in ferie? Avrà subito una momentanea perdita della memoria? Come si fa a dichiarare una cosa del genere, tra tutte le cose che poteva dire ha scelto la giustificazione peggiore.

Berlusconi, nella conferenza stampa al termine del G20 ha dichiarato: “Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni.”
Sulla stessa linea delle dichiarazioni di Berlusconi, posso dire che a Torino oggi c’erano 38° C all’ombra, l’aria è pulita a tal punto che il sindaco sta pensando di vietare la circolazione (almeno per 2 giorni) delle macchine a idrogeno che oramai da qualche tempo hanno invaso le strade della città ed i dipendenti della Fiat hanno scioperato per il terzo giorno di fila perché la direzione non acconsente alla diminuzione dello stipendio (la gente non sa più che cosa fare con i soldi, le banche affermano che non riescono più a gestire i troppi risparmi).Signor premier, S V E G L I A T I !!!!! L’Italia sta affondando e tra non molto FARA’ la fine della Grecia, se non si interviene subito… Stiamo assistendo ad un vero e proprio delirio, sembra che si sia perso il contatto con la realtà... E mentre Berlusconi fantasticava sulle condizione economico-sociali dell’Italia, Tremonti assisteva inerme al suo fianco con la voglia di nascondersi letteralmente sotto il tavolo per la vergogna…
Dopo le assurde dichiarazioni del premier, il tg3 ha intervistato Bersani: IL NULLA! Ha parlato usando la stessa retorica di sempre: bisogna cambiare, non si può più andare avanti così, la destra ha perso. Mi è venuto in mente Crozza ed il pezzo che ha fatto su Luca Cordero di Montezemolo, sembrava veramente che qualcuno avesse rubato a Bersani il foglio del “come”…

In tutto ciò, una speranza c’è: Santoro. Ieri ho seguito su Telecupole il nuovo programma “Servizio Pubblico” - mi è tornata la voglia di guardare la tv. Dopo Anno Zero, finalmente torna la VERA informazione, con invitati importanti, servizi interessanti e spaventosamente veri e con i soliti noti che tanto mi sono mancati: Travaglio e Vauro. Gli ascolti sono stati spettacolari, dimostrano che a molti è mancato Santoro e dimostra che la RAI si è data la zappa sui piedi quando ha lasciato che andasse via uno dei più importanti giornalisti italiani (e tra i pochi imparziali ancora rimasti sul mercato…). Più di 3 milioni di telespettatori hanno seguito il programma che ha dato inizio ad una nuova forma di comunicazione: una piattaforma divisa tra televisione ed internet con una massiccia partecipazione del pubblico anche tramite i social network. Aspetto con ansia le prossime puntate!!

lunedì 24 ottobre 2011

Aspettando la Turin Marathon 2011

Stasera ho visto il servizio sul TG3 regionale riguardante la Maratona di Torino che tra poche settimane riempirà le strade della città (e buona parte della prima cintura) con i suoi atleti. Mentre guardavo le immagini della scorsa edizione e vedevo l'antica capitale fremente per quella giornata così speciale per noi podisti, ho avuto una forte sensazione mai provata fino ad ora, un misto di rispetto e paura. Rispetto per la gara in sè, per gli sportivi che la corrono e anche per tutti quei chilometri (42 km e 195 m) che bisogna "macinare" prima di potersi chaimare maratoneti... E paura perché un percorso così lungo (ed a tratti impegnativo) riesce a spezzare anche i più duri degli atleti...

La maratona è una gara unica, la regina dell'atletica, e personalmente il suo fascino mi ha inseguito negli anni, crescendo fino al punto in cui mi sono detto: "Basta! Lo so che è una gara per pochi, ma voglio provarci!" - in realtà ho poi scoperto che non è proprio così, basta avere un fisico normale, tanta voglia di correre ed una determinazione tale da farti superare i momenti più difficili della preparazione.

La mia impressione è che ultimamente l'esercito dei runner si è arricchito di nuove reclute... Non ci si sente più tanto soli la domenica mattina alle 8 mentre corri nei viali freddi e umidi del Parco Della Pellerina. Oramai gli spazi verdi della città sono pieni di gente di tutte le età che ha capito che la corsa è una delle attività sportive più salutari. In più, non hai obblighi di orari, puoi farlo da solo o in compagnia (ultimamente preferisco di gran lunga la seconda opzione...) e volendo hai anche la possibilità di misurarti con gli altri partecipando alle numerosissime gare che ogni settimana ti vengono proposte dal mondo podistico piemontese.

Ci vediamo allora domenica 13 novembre in Piazza Castello a Torino? Quest'anno potete venire come spettatori (ne abbiamo tanto bisogno!!) e chissà... l'anno prossimo potrebbe essere l'anno della VOSTRA prima maratona.

Voglio fare un caloroso saluto ai miei amici della Podistica Torino (che mi hanno accolto tra le loro fila e mi hanno insegnato ad amare ancora di più questa disciplina) e del gruppo NeXt 42,195 (che ha organizzato insieme alla Podistica lo stage di preparazione per la Maratona di Torino). Ciao ragazzi! e forza, mancano 20 giorni...


sabato 15 ottobre 2011

Dropbox

Torniamo alla tecnologia.
Vi voglio parlare di un servizio che io uso e che mi sembra utilissimo. Premetto che non lavoro per la società che sviluppa questo software e che non ho mai pagato un centesimo per i loro prodotti, la mia vuole essere semplicemente una recensione.

Il prodotto in questione si chiama Dropbox (ed esiste da moooolto prima di iCloud ☺ ), è stato creato principalmente per condividere file tra vari dispositivi, da pc a tablet e smartphone. In più è anche multi-piattaforma, cioè può essere installato su Windows, Mac, Linux e su tutti i dispositivi mobili che hanno come sistema operativo iOS (iPhone e iPad), Android e Blackberry OS.
Il funzionamento è semplice: su tutti i tuoi dispositivi (pc e telefoni/tablet) installi il software e crei una cartella condivisa (io per esempio l’ho creata sul desktop dei vari pc/mac e l’ho denominata Dropbox) all’interno della quale metti tutti i file che vuoi che vengano condivisi: documenti, foto, filmati ecc. Ogni volta che aggiungi un file a questa cartella gli altri dispositivi si aggiornano automaticamente scaricando quel file dal server di Dropbox (ovviamene questo succede quando i dispositivi sono connessi a internet…). Il tutto è disponibile anche dal cellulare, basta avere un dispositivo compatibile ed una connessione ad internet free. ☺

Tutto questo è gratis, però… c’è un però! Lo spazio disponibile non è illimitato, si possono caricare solo 2 Gb di dati, superata questa soglia bisogna pagare un canone mensile – c’è da dire che per l’utente normale 2 Gb bastano e avanzano…I file che copiamo dentro la nostra cartella condivisa sono poi disponibili anche dal web, infatti basta collegarsi al sito ed autenticarsi per avere accesso ai propri dati.

La particolarità di Dropbox (e la differenza rispetto ad altri servizi simili) è che offre anche altre funzionalità, per esempio all’interno della cartella che abbiamo creato inizialmente esistono delle cartelle di sistema con delle funzioni precise:
- dentro “Public” possiamo mettere tutti quei file che vogliamo passare ad altri, per esempio se abbiamo un archivio da condividere con un amico, lo copiamo dentro la cartella Public e poi mandiamo all’amico il link pubblico che il software crea per l’occasione. Questa funzionalità può essere molto utile anche per coloro che utilizzano i forum e vogliono condividere foto con gli altri utenti - esistono già molti siti che offrono servizi simili come tinypic, photobucket, imageshack ecc, ma con Dropbox il vantaggio è che non devi caricare le foto su nessun sito, le copi semplicemente dentro la cartella Public e il software fa l’upload per te…
- dentro “Photos” se copiamo una cartella contenente immagini, il software crea una galleria in Flash che è condivisibile sempre tramite un link pubblico. Per farvi capire meglio, ecco un esempio: http://www.dropbox.com/gallery/10432806/1/Esempio?h=efbd9a

Gli usi che uno può fare di un software simile sono molti… basta avere un po’ di immaginazione e di inventiva. ;-)

Devo fare però una precisazione importante: per quanto il servizio possa essere sicuro (la trasmissione avviene tramite canali crittografati con SSL) ricordatevi che una copia dei file rimane anche sui loro server...

venerdì 14 ottobre 2011

A perdifiato

E’ arrivato il momento di parlare di nuovo di libri! Leggere è una delle cose che preferisco fare, anche se ultimamente il tempo non basta più… Nell’ultimo periodo ho acquistato un po’ di libri che giacciono annoiati sul mio comodino, in attesa che qualcuno li degni di uno sguardo…
In vista della maratona di Torino (che correrò a novembre, fisico permettendo :-) ) ho pensato di leggere qualcosa inerente a questa disciplina, che per i podisti è la regina di tutte le gare. Ma non volevo un libro “tecnico”, di quelli ne ho già letti un po’ (se vi può interessare vi posso consigliare Correre per vivere meglio - di Roberto Albanesi, Maratona per tutti – di Stefano Baldini e Correre secondo Orlando Pizzolato – di Orlando Pizzolato). Volevo qualcosa di più leggero , un romanzo che parlasse di corsa. Vagando un po’ in rete ho trovato quello che faceva per me: A perdifiato – di Mauro Covacich.

Il libro parla di Dario, ex atleta professionista (con qualche risultato discreto nella maratona di New York ed alle Olimpiadi) che, diventato allenatore FIDAL, viene convocato dal suo responsabile per allenare la squadra di maratonete dell’Ungheria. Trasloca quindi per qualche mese a Szeghed (Ungheria) dove incontra Agota e si innamora… C’è un piccolo problema però: Dario è sposato e in attesa di adozione di una bambina dell’Haiti. Le cose quindi si complicano e quello che poteva sembrare inizialmente un romanzo tranquillo diventa intrigante… 
La narrazione contiene anche molti dettagli della vita di un corridore professionista: gli allenamenti, l’alimentazione, gli integratori, il mondo del doping e altre aspetti del mondo dell’atletica ad alto livello. Il libro descrive perfettamente tutte le difficoltà (soprattutto mentali) che uno deve affrontare per correre 42,195 km. E’ quindi molto utile per chi (come me) si sta preparando ad affrontare questa sfida per la prima volta - indubbiamente è molto più utile leggere (per esempio) Maratona per tutti di Baldini, ma A perdifiato è più scorrevole, essendo un romanzo.
Consiglio la lettura di questo libro a tutti - è prima di tutto un romanzo. E perché non scoprire anche qualcosa sul questo mondo strano del podismo professionista?

lunedì 26 settembre 2011

Turin Half Marathon 2011


Ieri ho corso la mia prima Mezza Maratona italiana: la “Mezza” di Torino, che per me ha un significato particolare, visto che si corre (per metà…) nella mia città del cuore. Ero carico di energia e desideroso di migliorare la mia prestazione “svedese” della settimana precedente – a Stoccolma avevo finito in 1h43’28’’ e quindi ieri volevo scendere almeno sotto 1h40’. Invece… ho finito dopo 1h47’36’’. Quindi ho capito (parlando anche con degli amici) che:
  • Non ho ancora la capacità di recuperare una Mezza Maratona in soli 7 giorni. Ci vorrà ancora un po’ per sviluppare questa qualità.
  • Non devo partire “a razzo”, io ho fatto questo errore e l’ho pagato nelle seconda metà della gara.
  • Non devo prendere alla leggera le salite, anche se sono di pendenza accettabile. Ieri tra il 16° ed il 17° km c’era una salita del genere che mi ha prosciugato le forze.
  • La pioggia può essere anche piacevole (visto che abbassa la temperatura corporea e fa correre meglio) ma spesso non lo è, specialmente se la quantità di precipitazioni è abbondante (le scarpe si impregnano d’acqua e sembrano di piombo…).
  •  Quando si fa una previsione sul proprio tempo gara, bisogna tenere in considerazione più aspetti: quando si è corsa l’ultima gara, quali sono le condizioni climatiche (temperatura, umidità e precipitazioni), qual’è la condizione fisica generale (capire se il corpo è capace di assecondare la mente nel compiere lo sforzo necessario…)


La gara (21,097 km) si è svolta su un percorso con partenza da Torino (nella splendida cornice del Parco Valentino) ed arrivo al 45° Nord Entertainment Center di Moncalieri.
Tutto sommato la gara è stata bella, se mi è permesso vorrei fare solo un appunto sul percorso… Non ho niente contro il 45° Nord Entertainment Center di Moncalieri (anzi qualche volta mi è capitato di andarci), ma sarebbe stato più bello arrivare sempre a Torino, se non nello stesso punto dell’arrivo magari da qualche parte nel centro (Piazza Castello, Piazza Vittorio, Via Roma ecc.) – questo per evitare anche il passaggio dalla zona industriale di Trofarello che personalmente trovo un po’ deprimente (specialmente perché costituisce la parte finale della gara e quindi il paesaggio circostante dovrebbe tirare su il morale e non il contrario). Aggiungo che forse un percorso più pittoresco attirerebbe più gente, il centro storico di Torino è bellissimo e sicuramente gli atleti (soprattutto quelli di altre città oppure gli stranieri) sarebbero più invogliati a partecipare.

Per finire, seguono la mappa, l’altimetria del percorso e qualche foto. Per la mia prestazione invece, QUI trovate i dettagli. Per i partecipanti (e per tutti i curiosi) QUI trovate il link al sito della Turin Half Marathon con la classifica ufficiale (così potete sbirciare nelle prestazioni dei vostri amici J ).
Ringrazio mia moglie per il servizio fotografico, come sempre è stata bravissima  - ha dovuto anche vedersela con gli spettatori che non sempre sono gentili e intralciano la (già complicata) attività dei fotografi J. QUI potete visualizzare tutte le foto che ha scattato (dal sito www.podisticatorino.it).

Mappa

Altimetria

I visi sorridenti prima della partenza

Complimenti!!


Il vincitore Atalay Yirsaw (Etiopia) 1h03'49'' 

Corso Moncalieri

Il sottoscritto all'arrivo...

Alla prossima!
Bogdan

venerdì 23 settembre 2011

Stockholm Half Marathon - vista dalla fotografa...


Per una volta vorrei scrivere io l’articolo a proposito di una gara!
Intanto ringrazio mio marito Bogdan per aver partecipato a questa mezza maratona, quale scusa migliore per tornare a Stoccolma? :)
Ok ora vado per ordine...

Una sera di fine agosto, il nostro amico Marco in visita in Italia, propone a Bogdan di correre insieme la mezza Maratona di Stoccolma, ovviamente ci ospita lui visto che abita in questa magnifica città da qualche anno.
Nel giro di 12 ore prenotiamo il volo e Bogdan si iscrive!!
La città come immaginavo, risponde benissimo a questo evento.
Il giorno prima della gara ci rechiamo a Kungsgarden per ritirare il pacco gara con annesse pettorine, chip etc etc..
Manco a dirlo, l’organizzazione appare sin da subito impeccabile. Arrivati sul posto ci sono diversi stand numerati con volontari che forniscono ai corridori tutto l’occorrente, non facciamo neanche la coda!!


Il giorno della gara!
La giornata è stata clemente, sole e temperatura massima di 15°, perfetta per chi corre, un po’ meno per chi sta ferma più di tre ore a fare le foto :)
Giustamente usciamo dalla stazione metro T-Centralen alle 15:50 e Marco deve partire alle 16:05!! Il riscaldamento viene fatto tra la metro e il punto di partenza, visto che corriamo per il ritardo! 
Per poco non vengo “murata” insieme ai corridori vicino allo Start, così decido di defilarmi, purtroppo non faccio in tempo ad arrivare esattamente alla partenza in quanto molte strade sono chiuse.
Davanti ai miei occhi migliaia di atleti di tutte le nazioni, tantissimi i finlandesi, anche tra gli spettatori, molti tedeschi e poi loro, gli svedesi!
Dopo circa mezz’ora decido di spostarmi tra Strömgatan e Riksgatan, il punto di metà gara vicino all’entrata di Gamla Stan (la città vecchia). Ovviamente riesco a perdermi, così chiedo a due gentilissime ragazze svedesi, con la cartina in mano “Where am I?” e loro mi informano che sono nel cuore di Gamla Stan!! Visto che quando voglio so essere simpatica, si offrono di portarmi nel posto indicato! Cinque minuti dopo aver rilasciato i due ostaggi :) arriva il primo atleta:



seguito dagli altri 15 mila partecipanti:



tra cui il nostro amico Marco:



e dal migliore di tutti Bogdan!



Cerco di portarmi all’arrivo, ma come scritto precedentemente, molte strade sono chiuse, per tanto cerco di “tagliare” da un “Refreshment Station” riuscendo a prendere un’involontaria secchiata d’acqua da un volontario 10 volte più alto di me che evidentemente non ha visto me e chi mi stava vicino!!
Rinfrescata raggiungo l’arrivo, non prima di aver ammirato tantissime persone entusiaste, di tutte le nazionalità che incitavano gli atleti. Rimango ancora una volta affascinata da Stoccolma, resa ancora più bella dal calore che lo sport può dare, anche in Scandinavia!! L’arrivo è gremito di spettatori, i primi atleti hanno già tagliato da mezz’ora il traguardo e non chiedetemi come, ma riesco ad infilarmi proprio di fronte al palco per pura fortuna!!Ringrazio la signora che ha deciso di andarsene proprio in quel momento ;)
Fiumi e fiumi di atleti, chi con il sorriso:



chi con la stanchezza stampata in volto:



chi con una simpatica barbetta:



chi a quattro zampe:



chi con la figlia:



varcano il “Finish” e si fiondano, dopo le foto di rito, verso il punto ristoro.

Mi reco al punto di incontro stabilito con Marco e Bogdan, non prima di aver regalato sorrisi agli atleti stanchi ma contenti. La temperatura è un po’ scesa, sono le 18:00.



Dopo poco vedo Marco...



Scalzo, impegnato a mangiare ma soddisfatto della sua prestazione, 1h 48’ ed è la distanza più lunga che lui abbia affrontato. Dopo una mezz’ora abbondante arriva anche il “romeno” svedese con aria felice (ha concluso la Mezza Maratona in 1h e 43'!!). Che per sua fortuna mi  porta due kanelbullar, dolci tipici svedesi :)



Un po’ di stretching post gara...



E con le gambe un po’ indolenzite, si ritorna a casa.
L’indomani, ai due atleti, aspetta una bella giornata ricca di dolori e bei ricordi.



Grazie Bogdan, grazie Marco, grazie Stoccolma, grazie corsa.

Tiziana

martedì 6 settembre 2011

Corsa dei 5 Laghi


“La 5 laghi” – ne ho sentito parlare così tante volte che non vedevo l’ora di parteciparvi… Considerata dai miei compagni di squadra la gara più bella del 2010, è stato un evento molto atteso. Peccato per il tempo, che non è stato molto clemente con gli atleti. La pioggia ha risparmiato i più bravi, quindi io ho finito fradicio…

Sono arrivato a Ivrea verso le 8 insieme a mia moglie, che anche questa volta ha deciso di seguirmi e di documentare la mia avventura con delle bellissime foto – brava!! Anche lei si è presa un po’ di pioggia...
Si va verso il gazebo societario, si fanno due chiacchiere con i compagni si squadra e poi via verso la partenza… Facciamo un po’ di riscaldamento, io però mi stacco quasi subito dal gruppo, non voglio fare il giro della città prima della garaJ. Alla partenza eravamo in tantissimi (su 750 iscritti circa 650 si sono presentati) e appena partiti il serpente umano che si era creato sulle vie strette del centro della città era impressionante.
Per quanto riguarda la mia gara, ho iniziato ad un ritmo “cauto”, dopo aver guardato l’altimetria del percorso ho deciso che sarebbe stato quello l’approccio corretto…  Nella prima parte della gara si corre in città, è li che si formano i gruppi, c’è una tale confusione che rischi di farti male… Gente che vuole sorpassare, altri che ti mettono i gomiti contro (manco fossero a Daegu…) – io cerco di mantenere un passo costante e di non farmi prendere dal gruppo, su una gara così lunga è inutile allungare il passo oltre le proprie possibilità… Appena passato il primo lago, inizio a scambiare due parole con un ragazzo che correva più o meno al mio passo, mi dice che lui parte del percorso lo ha già fatto in allenamento quindi mi faccio spiegare quali sono i punti più difficili, le salite più impegnative ecc.
Ho cercato di seguire mentalmente il percorso che avevo visto sulla cartina nei giorni precedenti alla gara, ma dopo il primo lago ero perso… correvo e basta!
E’ stata una gara bellissima, i paesaggi sono mozzafiato in certi punti ed il terreno cambia all’improvviso: si corre su asfalto (all’inizio ed alla fine del percorso), sterrato, tra le rocce e sugli scalini (!). Diciamo che la 5 laghi è una via di mezzo tra una gara su strada e un trail…  Abbastanza dura, specialmente con condizioni meteo sfavorevoli (tipo quest’anno…) – all’arrivo su 650 iscritti siamo arrivati in 616. Io ho patito molto le salite (non ho avuto ancora la possibilità di allenarmi su questo tipo di percorso) e come sempre mi sono goduto le discese, anche se certi tratti erano da brivido! Con l’arrivo dell’autunno/inverno cercherò di compensare questa mia mancanza e fare qualche allenamento su percorsi con dislivello negativo!
L’organizzazione è stata ottima, i ristori sono stati abbondanti (bevande e spugnaggi), il percorso presidiato a dovere e all’arrivo il tutto era pronto per accogliere gli oltre 600 atleti bagnati, assettati ed affamati: acqua, integratori, the caldo, frutta, biscotti, crostatine e… docce calde! (molto apprezzate da chi ne ha usufruito).
Per quanto riguarda la classifica, i vincitori sono stati Edward Young (1h 28’ 12’’) e Jessica Gerard (1h 52’ 17’’).

Edward Young
Jessica Gerard
Per quanto riguarda la Podistica Torino, gli atleti presenti sono stati ben 60! e molti hanno ottenuto degli ottimi risultati: QUI trovate il resoconto della gara con tutti i dettagli dei piazzamenti.
Seguono i dettagli del percorso, per chi volesse partecipare sono informazioni che potrebbero servire…


Percorso

Altimetria


QUI potete trovare il dettaglio della mia prestazione e QUI invece tutte le foto scattate da mia moglie e pubblicate sul sito ufficiale della Podistica Torino.

Alla prossima,
Bogdan

lunedì 15 agosto 2011

Semi Marathon Nevache-Briançon


Ho deciso di partecipare a questa gara perché mi sembrava un ottimo esordio sulla distanza della mezza maratona. Primo perché è un percorso con un dislivello negativo di quasi 400 m (!) e questo mi ha attirato non poco… Nonostante abbia iniziato a fare qualche allenamento in leggera salita, amo ancora molto di più le discese.. Un altro motivo per la scelta è stato il luogo, una bellissima regione della Francia (Serre Chevalier Valée) meta di numerosi turisti, specialmente in questo periodo. Per farvi un’idea della bellezza di questi posti, ecco qualche foto scattata questo week-end:






Il percorso

Lungo 21 km e 300 m , il percorso è classificato come mezza maratona, ma a causa del dislivello negativo di 400 m la gara non viene ufficialmente riconosciuta come tale. Si parte da Nevache ville haute e si arriva a Briançon Ste Catherine, percorrendo la Valle Clarée ed attraversando Plampinet, Val des Prés e Vachette.


Mappa percorso

Altimetria ufficiale
                               
Altimetria rilevata con il Garmin Forerunner 110


Ed ecco che cosa che cosa hanno avuto l'opportunità di vedere i partecipanti a questa gara:
















































La gara

La partenza  della gara prevista da Nevache ha reso necessario un trasferimento in bus degli atleti. Peccato che il tempo non sembrava stare dalla nostra parte… Appena arrivati nel parcheggio dei pullman ha iniziato a piovere, il cielo è diventato nero ed io ho iniziato a preoccuparmi. Ho chiesto ad un mio compagno di squadra com’era andata negli altri anni, e lui mi ha detto: “io questa mezza l’ho fatta 5 volte, pensa che UNA VOLTA non ha piovuto”… Bene…
Ormai rassegnato, siamo partiti per Nevache, un viaggio di quasi un’ora (21,3 km) reso difficoltoso dal traffico intenso e dalle strade strette di montagna, spesso a senso unico…
Arriviamo in cima e… sorpresa: un sole favoloso! Faceva persino troppo caldo… è proprio vero che in montagna non si sa mai che tempo trovi.
A Nevache abbiamo fatto una passeggiata nel paesino, ammirato le costruzioni in pietra, la chiesa antichissima ed una famosa pasticceria dove dicono che fanno dei dolci favolosi (pare sia anche meta di pellegrini provenienti da tutta la regione e non solo…).
Mezz’ora prima dell’inizio della gara abbiamo iniziato a fare il solito (e necessario) riscaldamento: corsa leggera, un po’ di stretching e anche un minimo di preparazione mentale.
Dopo un breve discorso del sindaco di Nevache (del quale io, ovviamente, non ho capito una parola…) si parte! Come sempre, tendo a farmi trascinare un po’ dall’entusiasmo e parto a razzo, riesco però a calmarmi quasi subito dicendomi: “vai piano, 21 km non sono pochi!”.
I primi km sono abbastanza facili, riesco addirittura a stare sotto la media che mi ero prefissato (complice anche la discesa...). Il paesaggio è bellissimo, si continua in un alternarsi di sole-ombra che è il meglio che un podista possa desiderare – preciso che fino alla fine della gara non ha piovuto… Intorno al km 5.6, secondo l’altimetria pubblicata sul sito della manifestazioe, mi aspettavo una salita di circa 2km che avrebbe dovuto stroncarmi le gambe – arrivo al 6° km, poi al 7°, al 8° e… niente, a parte qualche sali-scendi di debole intensità il percorso è abbastanza pianeggiante. Guardando successivamente l’altimetria rilevata dal mio gps (vedi immagine sopra) ho deciso di non fidarmi più ciecamente di cosa dicono gli organizzatori… a chiunque pensasse di partecipare a questa gara, consiglierei di prendere come rifermento l’altimetria che vi ho illustrato prima.
I 3 ristori sono stati però precisi (per quanto riguarda la posizione sul percorso) ed abbondanti: acqua, coca cola (ho avuto la pessima idea di berne un bicchiere all’ultimo ristoro…), frutta (spicchi di limone, arance, pompelmi ecc.) e forse anche qualcosa da mangiare (non ricordo esattamente cosa, perché non mi rifornisco mai di cibo solido in queste gare).
Dopo la metà della gara ho iniziato ad avere un po’ di difficoltà… gambe pesanti, affanno e fatica nel mantenere il passo prefissato. Mi sono reso conto che non mi ero idratato a sufficienza, all’ultimo ristoro del km 16,5 ho bevuto un paio di bicchieri d’acqua e subito dopo ho sentito una carica di energia non indifferente, è incredibile come l’acqua (senza sali minerali o altro) possa avere un simile effetto.
Poco dopo l’ultimo ristoro mi sono fidato ciecamente (per la seconda volta) dell’altimetria ufficiale della gara che prevedeva una discesa continua di quasi 5 km, se non che… ho incontrato un pezzo di circa 2,5 km di sali-scendi che mi ha stroncato!! Ad un certo punto mi è parso di vedere persino un drago… tipo “Il signore degli anelli” o qualcosa del genere… Allora ho rallentato un po’ in attesa della volata finale. Si è trattato proprio di una volata: 1 km e mezzo di discesa folle, dove si faceva più fatica a cercare di fermarsi, piuttosto che lasciare le gambe andare avanti per i fatti loro…
L’arrivo è stato nello stesso tempo bellissimo e traumatico: bello perché finalmente ero arrivato, finalmente avevo finito la mia prima mezza maratona! E devastante per il fisico, sono arrivato al traguardo, diciamo un po’ stanco… Non sono riuscito neanche ad alzare lo sguardo per cercare mia moglie, che anche in quest’occasione ha deciso di starmi vicino e di documentare con le sue bellissime foto questo evento.

















 Impressioni

Una nota sull’organizzazione, mi hanno raccontato che un paio di anni fa la gara era stata un disastro, un'organizzazione a dir poco superficiale: mancanza di ristori, mancanza di pettorali (!?), di chip, niente premi ecc. 
Devo dire che da quando è cambiato l’organizzatore le cose sono cambiate radicalmente. Il signor Patrick Michel (http://www.trailenbrianconnais.com) è riuscito a riportare l’attenzione su questa bellissima manifestazione sportiva, quest’anno gli iscritti sono stati 461, un ottimo numero. Il percorso è stato presidiato a dovere, i ristori sono stati soddisfacenti (specialmente il goloso rinfresco del dopo-gara…),  ai partecipanti è stata fornita una t-shirt tecnica della Mizuno (sponsor della manifestazione) ed anche una borsetta-ricordo con il logo della manifestazione.
Mi sento di ringraziare, oltre agli organizzatori, tutte le persone che ci hanno sostenuto durante tutto il percorso, con applausi, incitamenti e sorrisi. Personalmente è la prima volta che mi capita di ricevere un’accoglienza così calorosa da parte della gente (francesi e non…). Mi hanno detto che una cosa simile si sente nelle maratone (tipo quella di Roma), ma a me, quello che ho visto ieri è piaciuto molto e mi sono reso conto che il supporto morale è molto importante, può fare la differenza tra un’ottima gara e una mediocre…
Per quanto riguarda i vincitori, hanno dominato gli atleti africani (Burundi) Eric Niyonsaba e Godelieve Nizigiyimana. In casa Podistica Torino, Mauro Fontana ha ottenuto un favoloso 7° posto assoluto con un tempo di 1h 16’ 05’’.
A chi fosse interessato, QUI trovate il dettaglio della mia prestazione, QUI la classifica ufficiale e QUI saranno pubblicate tutte le foto della manifestazione (servizio fotografico a cura di Tiziana), invito a chi ha partecipato alla gara di dare un’occhiata, è molto probabile che molti si ritrovino in qualche immagine.

Alla prossima!